Sarà presentato il 22 ottobre alle ore 18 presso il Teatro Kursaal Santalucia di Bari, recentemente restituito alla città da un importante intervento di restauro, il libro Diari dell’Arte Levante - Bari 1960-1980 di Pietro Marino, edito da Gangemi. L’incontro e la pubblicazione rientrano nelle iniziative promosse dall’Accademia di Belle Arti di Bari in collaborazione con la Regione Puglia, per celebrare i suoi cinquant’anni dall’inizio di attività (1970).
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Il giornalista e critico d’arte, autore del testo, dialogherà con Giandomenico Amendola, già ordinario di Sociologia Urbana nella facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, Christine Farese Sperken, già docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Bari, Oscar Iarussi, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e critico cinematografico. L’incontro, moderato da Santa Nastro, sarà introdotto dal presidente dell’Accademia Ennio Triggiani e dal direttore Giancarlo Chielli.
Diari dell’Arte Levante - Bari 1960-1980 è un viaggio personale all’interno di venti anni fervidi nella storia culturale e artistica della città di Bari. Parte dal 1970, anno di nascita dell’Accademia, per andare a ritroso sino ai primi anni 60 e quindi svolgere il suo percorso sino alla vigilia degli anni 80.
Un’ avventura, questa, che attraversa molteplici storie: le ultime edizioni del Maggio di Bari, i primi anni di ExpoArte, le prime grandi mostre e collezioni internazionali, la cancellata di Capogrossi; la nascita di gallerie d’avanguardia come la Metopa, il Centro 6, la galleria Bonomo nel contesto di una eccezionale fioritura di spazi per l’arte e di premi di provincia; le vicende esemplari di grandi artisti come Pino Pascali, Vettor Pisani, Jannis Kounellis intrecciate con quelle dei protagonisti delle vicende locali; i rappresentanti di diverse generazioni e di movimenti diversi fra tradizione e innovazione (gli ”indici” comprendono circa 400 nomi).
Per citare solo alcuni dei percorsi nelle pagine del libro che indaga tutta l’area metropolitana di Bari con particolare attenzione a Molfetta, con occhio sulle vicende dell’arte italiana e internazionale del tempo.
Di tutte queste storie, Marino si fa cronista e narratore. Le pagine scorrono infatti in forma di mémoire o diario, come evoca il titolo stesso. Raccontate in prima persona, anche con risvolti autobiografici, da chi è stato testimone e operatore delle vicende dell’arte in città (anche negli anni a venire), con ampio corredo di foto d’epoca.
Le introduzioni di Ennio Triggiani e Giancarlo Chielli ricordano i percorsi dell’Accademia di Bari, proiettati verso il progetto di nuova sede nel parco della ex Caserma Rossani. Originale, nel suo taglio giornalistico, anche il layout del volume, curato graficamente dall’art director Martino Gasparini, docente nell’Accademia di Bari.
Il quadro generale che ne risulta è la luce gettata su una fase che ha stabilito i presupposti per la nascita di un moderno sistema dell’arte contemporanea, ma ha posto anche le questioni della cultura visiva nel Sud di cui emergono oggi risultati e problemi, vitalità e motivi di crisi.
“È il tempo”, spiega l’autore, “in cui Bari si propone formalmente come capoluogo politico e amministrativo della nascente Regione Puglia. Assume la leadership anche mediatica di un sogno di crescita senza fine. Con caratteristiche proprie e movenze particolari. Dalle fasi tumultuose del cambiamento anche antropologico dei ’60 alla crisi di virata epocale nei ’70, sino al riflusso degli ‘80.
Nel campo specifico dell’arte visiva, la città si fa luogo di riferimento delle tensioni crescenti verso il nuovo e delle resistenze di vecchi parametri. (…) Si concentrano a Bari i tentativi di più lunga durata e di maggiore consistenza strutturale, per connettere la cultura visiva di una periferia dell’impero alle dinamiche dei centri di potere e di indirizzo. Appare anche la sede principale di progetti avviati e interrotti, di ambizioni marcate e mancate, di terze vie tentate ed estenuate”.

Pietro Marino è nato a Bari il 20 ottobre 1931. Laureato in Lettere, è giornalista professionista,
critico d’arte, docente di storia dell’arte. Ha scritto dal 1962 al 2021, per il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” di cui è stato anche vicedirettore, condirettore, direttore editoriale. È stato titolare di cattedra di Storia dell’Arte nelle Accademie di Belle Arti di Lecce e Bari dal 1968 al 1980, attività didattica proseguita con cicli di lezioni e conferenze. Promotore di cultura del contemporaneo e dell’arte come servizio pubblico, è stato segretario della Mostra nazionale di Pittura - Biennale d’Arte del “Maggio di Bari” dal 1956 al 1966; segretario di ExpoArte (Fiera internazionale d’arte contemporanea di Bari) nei due primi anni di fondazione, 1976-1977. È stato anche presidente del
Comitato scientifico della Fondazione Pino Pascali nel 2017-2019. Ha curato grandi mostre collettive e presentato artisti pugliesi di ogni generazione, Pascali su tutti. Autore di una mole di saggi per monografie e cataloghi. Dal libro “Bari Città Levante"; (Adriatica Editrice 1969) ai più recenti "Arte Novanta - Cronache dell’ultimo Novecento"; (Adda 1999), “Bari non ama l’arte? - La Galleria ieri e domani” (Laterza 2001).

“Diari dell’Arte Levante - Bari 1960-1980” di Pietro Marino
Gangemi editore


Presentazione libro
22 ottobre ore 18:00
Teatro Kursaal Santalucia di Bari
Largo Adua, 5
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Il libro sarà presentato per la prima volta nel Teatro Kursaal Santalucia di Bari il 22 ottobre alle ore 18:00.

Si invita a registrare la propria partecipazione e l'eventuale presenza di ulteriori accompagnatori inviando Nome e Cognome ed il recapito telefonico all'email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il giorno 21 ottobre 2021. Tali informazioni sono necessarie in relazione alle norme di sicurezza Covid-19.

Si consiglia di presentarsi a partire dalle ore 17.30 in modo da velocizzare le procedure di accesso.