L’Accademia di Belle Arti di Bari propone ai suoi studenti, nelle giornate del 20, 21 e 22 Novembre 2019, dieci workshop dedicati all’approfondimento di specifiche tematiche legate all’universo dell’arte e al confronto con protagonisti che quotidianamente contribuiscono alla definizione di concetti e pratiche artistiche. I tre giorni di workshop sono per l’Accademia di Bari un momento di riflessione e di ricerca nei diversi campi che compongono la costellazione delle Belle Arti in Italia e nel mondo.

 


WORKSHOP #1

Humus

con Emanuela Ascari

a cura della prof.ssa Antonella Marino

20 Novembre 2019 - h 9,30 / 13,30 - Aula 11 - 0.5 CFA

Emanuela Ascari vive tra Torino e Intorsura Buzaului (Romania), dove ha attivato uno spazio di residenze di ricerca tra arte, ambiente ed ecologia. A partire dalla presentazione del lavoro Ciò che è vivo – culture tour, una ricerca itinerante sull'agricoltura in Italia per studiare forme di cultura della terra ed elaborare un pensiero ecologico, l'ospite coinvolgerà gli studenti in un più ampio discorso sul legame che intercorre tra cultura e ambiente, decostruendo e ricomponendo concetti e pensieri in humus, terreno fertile per la produzione di pensiero ecosostenibile. In che modo l'arte può contribuire alla rigenerazione dell'immaginario e all'elaborazione di un pensiero eco-critico?

 


WORKSHOP #2

Musei virtuali e realtà aumentata

con Luca Modugno

a cura del prof. Michele Giangrande

20 Novembre 2019 - h 9,30 / 17,30 - Aula 32 - 1 CFA

L'ospite proporrà una giornata esperienziale grazie alle tecnologie che metterà a disposizione dei ragazzi basate sulla Realtà aumentata e Realtà virtuale. La formazione che passa attraverso realtà virtuale e aumentata è molto più efficace rispetto ai metodi tradizionali; permette di diminuire i tempi di apprendimento oltre ai costi per logistica, materiali, formatori e insegnanti. L'apprendimento avviene in ambiente protetto, azzerando quindi ogni eventuale rischio accidentale. La realtà virtuale adotta il principio del "learning by doing": se faccio capisco. L'efficacia è garantita grazie all'empatia e all'immersione completa della persona nell'ambiente di lavoro, di studio o di allenamento. Ogni studente potrà visitare virtualmente un museo mai visto prima piuttosto che passeggiare tra le pennellate di un quadro impressionista entrandoci letteralmente dentro.

 


WORKSHOP #3

Sconfinamenti tra fotografia e cinema

con Giovanni Troilo

a cura del prof. Cosmo Laera

20 Novembre 2019 - h 9,30 / 17,30 - Aula 21 - 1 CFA

Tema dell'incontro sarà quello dell'immagine al 'Confine' ovvero le possibili commistioni e sconfinamenti di campo tra fotografia e cinema. Un incontro sul tema dell'immagine fotocinematografica dove la parola "confine" si legge come nuovo fronte del conflitto estetico e semantico. Ci sono immagini che sfuggono al potere del cosiddetto "autore" per diventare passepartout per la lettura di qualcos'altro di più profondo, di quel qualcosa chiamato convenzionalmente verità, termine a cui non è dato un valore assoluto di appartenenza. Quindi verrà affrontata la parte operativa, cioè attraverso la stratificazione di lavori tra fotografia e video l'autore confronterà i diversi linguaggi e come piano piano si mescolano, senza più poter distinguere il linguaggio della fiction e quello del documentario, applicando linguaggio della fiction al documentario. Il workshop si svolgerà tenendo questo come tema, mostrando estratti di video, foto e discutendo insieme agli studenti, e con dimostrazioni pratiche legate sia alla progettazione che alla produzione.

Regista e fotografo, Giovanni Troilo si muove tra i mondi del cinema, della televisione, dell’editoria e della pubblicità. Ha iniziato a girare e fotografare da giovanissimo. Troilo ha diretto numerosi documentari, spot, videoclip. Tra il 2012 e il 2015 Troilo ha diretto per Sky Arte HD Fotografi, tre serie di documentari sui più importanti fotografi italiani, la serie di documentari On The Road – Joe Bastianich Music Tour e Caravaggio Criminale. Nel 2017 dirige Il mistero dei capolavori perduti, serie di 7 documentari realizzati per l’hub internazionale di Sky Arts (UK, ITA, GER) in onda da aprile 2018. In questo momento Troilo sta lavorando ad un nuovo film-doc per il cinema, al suo secondo lungometraggio e due nuovi documentari.

 


WORKSHOP #4

Dall'arte contemporanea allo spazio scenico

con Pier Paolo Bisleri

a cura dei proff. Michele Maielli e Porziana Catalano

20 Novembre 2019 - h 9,30 / 17,30 - Aula 30 - 1 CFA

In quale misura l'arte contemporanea può essere fonte d'ispirazione per uno scenografo? Ce lo spiega il Prof. Pier Paolo Bisleri raccontandoci, in questo seminario, la sua visione di uno spazio scenico in cui trasporre i linguaggi ed i contenuti dell'arte contemporanea per creare universi scenografici legati all'opera lirica, al teatro di prosa ed al balletto. Le innumerevoli esperienze maturate nel campo delle arti visive, sin dagli anni '80 del '900, inducono Pier Paolo Bisleri, nella sua attività di scenografo e costumista, a sviluppare una particolare attenzione per l'arte contemporanea che è sempre presente nella sua ricerca artistica.

 


WORKSHOP #5

ART Counseling e ARTIST Coaching

con Silvana Masciopinto e Francesca Pilò

a cura della prof.ssa Magda Milano

21 Novembre 2019 - h 9,30 / 17,30 - Aula 32 - 1 CFA

Nel workshop sono presentati insegnamenti legati alla pratica artistica affrontati come strumenti di conoscenza di sé e delle relazioni interpersonali. Getta le basi per l'approfondimento del singolo studente verso nuove possibilità applicative dei linguaggi della comunicazione visiva, oltre che a migliorare l'espressione stilistica del singolo, attraverso la comprensione esperenziale dei processi percettivi. Sincronizza l'emisfero celebrale sinistro (razionale, analitico) con l'emisfero destro (creativo, intuitivo) come avviene per gli artisti inventori e le persone creative. L'Art Counseling e/o l'Artist Coaching, sono dunque interventi informativi molto pratici, supportivi, e nello stesso tempo finalizzati a far emergere talenti in modo che lo studente partecipante, mobiliti le proprie risorse in modo molto più positivo e soddisfacente, facendone un punto di forza. L'obiettivo principale è l'acquisizione del metodo progettuale che permette di affrontare tutte le sfide progettuali della vita. La necessità di vivere più intensamente e consapevolmente, per raggiungere il benessere, prevede la capacità di essere in equilibrio con la propria autostima in armonia con le proprie tre parti: mente logica, inconscia e sé superiore, per imparare a vivere l'unitarietà dell'essere, in un nuovo equilibrio essenziale al benessere e sviluppare le capacità espressive del talento creativo.

I partecipanti al workshop sono invitati a portare fogli A4, matite e matite colorate.

 


WORKSHOP #6

Lecture Performance

con Isabella Mongelli

a cura della prof.ssa Antonella Marino

21 Novembre 2019 - h 9,30 / 13,30 - Aula 21 - 0.5 CFA

Il workshop fornisce strumenti teorici e pratici sulla performance con un focus sul processo di creazione dello spazio performativo che, in una logica di corrispondenza tra contenuto e contenitore, ha un ruolo centrale come altri aspetti della performance legati alla parola e al movimento. Con il termine inglese 'playground' si fa riferimento ad uno spazio caratterizzato e strutturato ma aperto a infinite possibilità. Uno spazio in cui aggirarsi e creare qualcosa di unico insieme a tutte le possibilità che il corpo offre: la parola, il movimento, il suono e non ultimo il pensiero che seppur invisibile permea l'opere. La creazione dello spazio performativo sarà considerato punto di partenza e mezzo per avvicinare gli studenti a una forma artistica spesso poco studiata e praticata. In questo modo gli studenti prevalentemente abituati ad avere a che fare con la materia (sculture, dipinti, disegni ma anche video e scenografie), avranno un punto di partenza familiare da cui pensare il media della performance che si trova maggiormente in una sfera immateriale, fluttuante ed eterea. Guidati dal concetto di mimesi, gli studenti saranno stimolati a pensare la performatività a partire da oggetti concreti a loro familiari di cui possono assumerne degli aspetti sul proprio corpo, in un'ottica mimetica e animistica. Nonostante le parti teoriche, il workshop non risulterà mai astratto e noioso perché la teoria rientra attivamente nelle performance di Isabella Mongelli quindi il modo in cui viene trasmessa segue le dinamiche di espressività, interattività, semplicità e corredata di esempi riferiti alla quotidianità.

Isabella Mongelli si occupa di performance. Interessata ad azioni semplici in zone tematiche complesse, rimanda continuamente il senso a favore dell’ironia e della commozione. Con un approccio molto personale e teso a sfidare i confini tra linguaggi molto diversi, la sua ricerca si sviluppa tra il super visibile e l’invisibile. Il realismo si alterna ad un personale surrealismo creando un senso di straniamento e sospensione tra presente e futuro.

 


WORKSHOP #7

La satira politica, vizi e contenuti

con Gianfranco Uber

a cura della prof.ssa Rosanna Pucciarelli

20 e 21 Novembre 2019 - h 9,30 / 17,30 - Aula 26 - 2 CFA

Il Workshop è destinato ad offrire elementi di riflessione sull'importante strumento di comunicazione che è la satira disegnata e ha due finalità. La prima è quella di stimolare chi volesse dedicare le proprie capacità grafiche e artistiche a questo importante filone dello Humour facendone meglio capire le potenzialità e il fascino ma anche i rischi e i limiti. Si cercherà di analizzare insieme cosa è che distingue la satira dal "semplice" (si fa per dire) umorismo. Attraverso l'analisi dei vari tipi di linguaggio usato da autori famosi si potrà capire l'importanza fondamentale del ricercare un proprio stile distintivo sia nel disegno che nel messaggio. La seconda finalità sarà di tipo pratico. Prenderemo in considerazione un argomento reale di attualità per realizzare insieme, ma ognuno secondo il proprio stile e punto di vista, una vignetta da editoriale di prima pagina. Si capirà l'importanza della documentazione, proveremo quindi ad abbozzarla e a realizzarne una versione definitiva utilizzando sia gli strumenti grafici tradizionali sia quelli digitali per il confezionamento finale destinato ad un ipotetico quotidiano.

Gianfranco Uber vignettista dei periodici: MONELLO; INTREPIDO; IL SECOLO XIX; IL LAVORO; TUTTO SPORT; MARCAURELIO; SEMPLICISSIMO; membro del Comitato Scientifico dell’Associazione Liberexpression, amministratore del BLOG HUMOR-UGH.

 


WORKSHOP # 8

La dimensione dell'arte digitale

con Giuseppe Savino e Anna Moschetti

a cura del prof. Fabio Bonanni

22 Novembre 2019 - h 9,30 / 13,30 - Aula 32 - 0.5 CFA

Il workshop offrirà una panoramica della tecnologia 3D, mostrando esempi di scansione, modellazione e stampa nei campi del body scanning, dell’arte e dei beni culturali, dell’artigianato, della ricerca e sviluppo.
BODY SCANNING. Attraverso la scansione 3D la persona viene convertita in un file digitale che può essere stampato replicando l'originale o "modificato" digitalmente. ARTE E BENI CULTURALI. La scansione 3D offre soluzioni nuove e originali per lo studio, la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. In particolare, ha ricadute positive su molte attività: la ricerca, la didattica, la catalogazione, la conservazione, il restauro, la divulgazione, il merchandising e l'accessibilità museale. ARTIGIANATO DIGITALE. La tecnologia di fabbricazione digitale è in grado di dare vita a modelli di notevole complessità e precisione, rendendo possibile la creazione di oggetti di ogni forma, prima non concepibili. Una tecnologia che non va a sostituire quella tradizionale artigiana, ma la valorizza. RICERCA E SVILUPPO. Grazie alla scansione è possibile ricavare informazioni progettuali e tecnologiche su un qualsiasi oggetto per studiarlo, migliorarlo, replicarlo. Ad esempio: risalire ai dati progettuali del prodotto di un concorrente o di un articolo non più reperibile sul mercato, apportare modifiche ad un oggetto esistente per renderlo più funzionale o migliorarne il design.

 


WORKSHOP #9

Biancovalente

con Giovanna Bianco e Pino Valente

a cura del prof. Michele Giangrande

22 Novembre 2019 - h 9,30 / 17,30 - Aula 30 - 1 CFA

Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente) iniziano il loro progetto artistico nel 1994 indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente. Ciò ha comportato approfondimenti sull'evoluzione biologica e le interazioni fra le diverse specie viventi. A questi studi è seguita una evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Esempi sono le installazioni che hanno interessato vari edifici storici, a cui hanno fatto seguito molti altri lavori incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi. Il workshop sarà articolato in due fasi: durante la prima gli artisti internazionali si dedicheranno alla presentazione di alcuni loro progetti di arte pubblica e partecipata, mentre un secondo momento sarà dedicato a illustrare le varie fasi di sviluppo di un'opera d'arte, dalla sua ideazione alla sua realizzazione finale. Quest'ultima fase permette agli studenti di ragionare sui processi alla base della definizione di un'idea e delle varie strategie da intraprendere affinché l'opera prenda corpo e risulti efficace.

 


WORKSHOP #10

Arte, multimedialità e tecnologia

con Massimo Cittadini

a cura del prof. Antonio Rollo

20/21/22 Novembre 2019 - h 9,30 / 17,30 - Sede di Mola di Bari - 2.5 CFA

DAY 1 : h. 09,30 / 11,30 - Lectio magistralis
Dal Mandala system ad Arduino: l’arte elettronica di Massimo Contrasto

h. 13,30 - 17,30 - Laboratorio di progettazione
Physical computing, ecologia e arte, interattività, Recycling, LowTech-Hitech
Il pomeriggio del primo giorno si lavora sulle idee di progetto e per discuterne/delimitarne la fattibilità, oltre al contenuto artistico che si vuole veicolare, i contenuti teorici e gli aspetti tecnici connessi.

DAY 2 : h. 09,30 / 17,30 - Laboratorio di produzione.
In base al numero e all'esperienza dei partecipanti, potrebbe essere una sfida stimolante quella di dover progettare un'opera, che possa avere significato/valore artistico, e che usi almeno qualche apparato tecnologico, elettrico o elettronico, da dover realizzare in non più di 24 ore per essere esposta il giorno successivo. Il tema del progetto (che potrà essere individuale o di gruppo), potrebbe essere definito come tema collettivo, a cui ogni progetto potrebbe dare interpretazione singolare e unica affrontandone aspetti particolari.

DAY 3 : h. 09,30 / 15,30 - Allestimento e documentazione
La verifica/revisione pubblica implica una capacità di comunicazione orale e tramite disegni, immagini, diagrammi, video e testi, relativa alla volontà progettuale che diventa il passo iniziale del lavoro successivo.

h. 15,30 - 17,30
Mostra dei lavori del workshop

Massimo Cittadini è nato ad Ascoli Piceno nel 1959. Si laurea in Architettura a Firenze nel 1988 con il progetto di un centro multimediale sotterraneo in P.za S.Marco. Appassionato di computer, arte e multimedia, diviene socio della galleria Neon di Bologna nel 1985, e collabora con vari artisti e gruppi fiorentini e bolognesi. A partire dalla fine degli anni 80 si occupa principalmente di interattività e di realtà virtuali. Vive e lavora tra Firenze, Carrara e Milano. Dal 2004 tiene vari corsi presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, e dal 2012 al 2015 ne è stato il direttore della Scuola di Nuove Tecnologie dell'Arte. Dal 2009 al 2015 ha tenuto il corso di Installazioni Multimediali all'Accademia di Belle Arti di Firenze nel Biennio di Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi. Sotto lo pseudonimo "Massimo Contrasto" opera come artista multimediale realizzando dagli anni '90 principalmente installazioni interattive basate sul sistema di realtà virtuale 2D Mandala System per il computer Amiga, utilizzando la telecamera come dispositivo di input, installazioni spesso applicate a contesti differenti: arte, didattica, promozione, danza, laboratori. Prosegue negli anni 2000 la ricerca usando la webcam o altri sensori come input al posto della telecamera, fino ad arrivare negli anni 2008-2009 all'uso di elettronica analogica e digitale, all'open hardware, al physical computing e all'uso del microcontrollore Arduino. Nel 2010 fonda il gruppo sperimentale aperto "Transductors Connections" con cui negli anni successivi realizza concerti, installazioni e performance in luoghi disparati. Attualmente continua la sua ricerca e attività artistica e didattica utilizzando principalmente Processing e Arduino, e (temerariamente) oggetti di qualsiasi tipo come hardware.