Gino Colapietro nasce nel 1955 a Casamassima (BA). Sin da fanciullo ha avuto uno spiccato trasporto per la pittura e il disegno. Nel 1968 ( a circa 13 anni ) avvenne uno strano incontro tra il fanciullo e un pittore milanese – Vittorio Viviani – innamorato del borgo antico di Casamassima, tanto che nelle sue opere lo denominò il “Paese Azzurro". In quell’incontro casuale e mentre egli stesso dipingeva in loco, lo esortò a partecipare al concorso "En Plein Air” già in atto: il fanciullo non se lo fece dire due volte. Così avvenne la sua prima apparizione ufficiale nel mondo dell’arte, il concorso era stato bandito dal comune di Casamassima, aggiudicandosi il I° premio tra pittori di comprovata esperienza e non certo dilettanti. Negli anni successivi partecipò a numerosi altri concorsi di pittura nazionali e internazionali classificandosi sempre tra i primi tre premi. Così. di concorso in concorso e di mostra in mostra, fra percorsi scolastici dall’Istituto D’arte all’ Accademia di belle arti, militare e tra l’altro, ( vincitore del primo premio del concorso nazionale di pittura del militare, medaglia d’oro ) e tra esperienze di ritrattista per strada sulla riviera romagnola (Miramare), passarono un po’ di anni, quando si maturò il momento di partecipare al bando di concorso per titoli ed esami per la docenza nelle Accademie di Belle Arti sul posto di anatomia artistica, vincendolo: In seguito, fu vincitore anche del concorso per titoli ed esami per la cattedra di pittura. Primo insegnamento e prima assunzione avvennero presso l’ Accademia di Belle Arti di Roma, poi Bari, Firenze, Urbino, Foggia , Lecce.

Sito web: www.ginocolapietro.it

Nel 1993 riceve un incarico di rilievo dalla commissione di arte sacra di Messina per conto dell’alto prelato della Basilica di Barcellona Pozzo  di Gotto (ME)  Mons. Francesco Mento  un ciclo che comprendeva una superfice complessiva di circa 240 mq. Eseguito in affresco. I temi  da sviluppare erano: La creazione del mondo,  della luce e delle tenebre da parte di DIO, il peccato di Adamo ed Eva, la ricezione delle tavole della legge da parte di Mosè, il battesimo di Cristo  e la Pesca Miracolosa.

Tra i premi ottenuti si ricordano: 1981 Bormio (So) Concorso Internazionale Contea di Bormio; 1984 – 85 Roma Concorso Nazionale per Giovani Artisti Palazzo Barberini; 1998 Venezia IV Biennale Nazionale D’arte Sacra; Montecarlo Premio Internazionale di Pittura su invito; 2001 Firenze XIX Premio di Pittura Palazzo Vecchio (Mostra Caffè Giubbe Rosse). Le mostre personali e collettive  le più significative sono: 1980 Città della Spezia I° Biennale D’arte Partecipazione (su segnalazione di Sciltian); Galleria D’arte San Marco (1984) Roma; Galleria D’arte San Marco (1985) Roma; Fiera Internazionale D’arte Contemporanea (1985) Bari; Galleria D’arte Cà D’oro (1986) Roma (collettiva); Galleria D’arte Fraticelli (1987) Roma; Galleria D’arte Arte e Arte (1987) Torre Annunziata (Napoli); Galleria d’arte Apollo d’oro Roma (1987 ) Galleria D’arte Fraticelli (1988) Roma; Galleria D’arte Parametro (1988) Roma (collettiva); Galleria D’arte Parametro (1989) Roma; Galleria D’arte della Tartaruga (1991) Roma; Galleria D’arte della Tartaruga (1992) Roma; Provincia di Bari Sala del Colonnato 23 gennaio 1999; Itinerarte Galatina 23 maggio (su invito di Vittorio Sgarbi); Circolo degli Artisti Società di Belle Arti” Casa di Dante”- Firenze - Nov. 2001; Mostra al Caffè storico Giubbe Rosse 2002 Firenze; Palazzo della Provincia, sala del Colonnato, maggio 2012,  personale alla  galleria Maccagnani  2015 Lecce. Le sue opere figurano in pinacoteche regionali, provinciali, comunali, presso collezioni private e all’estero (Rochester N. Y., Toronto, Canada).

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi, estimatore dell’opera pittorica dell’artista, lo volle alla 57^ Biennale dVenezia “Padiglione Italia” del 2011.

Hanno scritto di lui: Renato Civello, Tommaso Paloscia, Marco Bussagli, Michele Campione, Vinicio Coppola, Sante Montanaro, Dino Bianco, Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Bonita Cleri, Francesco Acuqabona, Giusy Petruzzelli, Alberto Agazzani, Massimo Guasterlla.

 

 

Selezione opere

 

Il supplizio di Tantalo, tempera grassa su tela

 

Amleto 2, tempera grassa su tela, 170x120 cm

 

Il Tempo, le ore, i minuti e i secondi, olio su tela, 130x100 cm

 

Favola, olio su tela, 200x180 cm

 

Trasparenze, olio su tela, 130x100 cm