1) CORSO TRADIZIONALE

TECNICHE PLASTICHE CONTEMPORANEE - BIENNIO - TRADIZIONALE

  2016-2017

 

TECNICHE PLASTICHE CONTEMPORANEE

 

Corso impartito dal prof. Antonio Cicchelli e dal prof. Carlo Simone

 

OBIETTIVI GENERALI

 

Il settore delle arti visive e le arti plastiche sono caratterizzati da continui, profondi e veloci mutamenti, dovuti principalmente all'evoluzione dei modelli di riferimento della società e delle nuove tecnologie. L'esercizio del pensiero creativo contemporaneo, è condizionato anche dalla cultura individuale, che deriva dai condizionamenti di passate esperienze dei processi espressivi. Pertanto, lo studio dei nuovi linguaggi passa attraverso le conoscenze acquisite, la ricerca e la sperimentazione della forma, mediante nuovi metodi applicativi. Educare ai processi creativi vuol dire utilizzare tutti gli strumenti utili per tradurre l'idea, che nasce in uno spazio virtuale di percezioni, sensazioni ed emozioni, che si traducono in segni, colori e forme uniche ed irripetibili, inglobando nei vari linguaggi ogni mezzo espressivo. L'attenzione per la ricerca della forma plastica, non deve e non può essere condizionata dal materiale o tecnica, perché deve rivelare tutti gli aspetti del pensiero creativo, per comunicare e persuadere il fruitore, affermando la propria personalità. La forma Plastica deve occupa lo spazio in modo autorevole, dominandolo in tutti gli aspetti percettivi e visivi. Finalità del corso sarà quella di sviluppare una maggiore consapevolezza nell’impostazione e del controllo dell’intero processo progettuale e la tecnica di realizzazione dell’opera plastica ideata. Il programma operativo, prevede anche il progetto di un’opera plastica in scala. Propedeutica alla fase progettuale sarà lo studio di un’opera scultorea moderna o contemporanea fra gli artisti proposti o d’interesse dello studente.

 

LA FORMA PLASTICA COMPONIBILE

 

 

 

1.    Scelta di un artista. Motivazione della scelta, ricerca studio e analisi dei dati raccolti. Link di riferimento

 

https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=sites&srcid=ZGVmYXVsdGRvbWFpbnxwcm9mYW50b25pb2NpY2NoZWxsaXxneDplN2FiNzY5NzgzYWUwNmQ

 

 

 

2.    Riproduzione grafica dell’opera. Disegno lineare e in chiaro scuro

 

3.    Rielaborazione dell’opera in forma componibile. Schizzi con tecnica a piacere.

 

4.    Progetto di massima. Materiali e dimensioni, completamento dello studio con schizzi e modelli.

 

5.    Definizione in scala.

 

6.    Progetto esecutivo.

 

7.    Realizzazione del modello. Elementi scatolati, componibili .

 

 

 

        Argilla – gesso – carton plume – marmorine – cemento - lattice – silicone anche colorato – plexiglas – resina poliestere – sintolit – riempitivi – betongas – polistirolo – Multistrato – MDF – Tecniche di simulazione, attraverso la visione plastica con  proiezione, immagini, altro.

 

 

 

8    Relazione personale su tutto il lavoro svolto e sui materiali.

 

 

 

9 E’ richiesta una cartella tecnico grafica di tutte le fasi progettuali ed esecutive su fogli di cartoncino (dimensione dei fogli cm. 50x70).

 

10.  Quanto sopra elencato nella fase esecutiva , bisognerà documentarlo fase per fase, anche con foto, in una tesina da consegnare e lasciare agli esami formato A/3 o A/4.

 

TESTI CONSIGLIATI

 

  

Gillo Dorfles

Ultime Tendenze nell’Arte D’oggi

 Feltrinelli – Ed.

Attilio Marcolli

Teoria Del Campo

Sansoni – Ed.

Philippe Clerin

Manuale di scultura

SOVERA – Ed.

B. RIEMSCHNEIDER

UTA GROSENICK  B.

 

Arte oggi

 

ICONOS – Ed.

F. POLI

Minimalismo, Arte Povera Arte Concettuale

LATERZA –Ed.

M. De Micheli

La scultura del Novecento

UTET

A. Pansera M. Vitta

Guida all’Arte Contemporanea

Marietti

Paul Virilio

Lo Spazio Critico

Dedalo –  Ed.

 

 

2) CARATTERIZZAZIONE MODA/DESIGN

TECNICHE PLASTICHE CONTEMPORANEE - BIENNIO - CARATTERIZZAZIONE MODA/DESIGN

  2016-2017

 

ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BARI

 

2016 – 2017

 

TECNICHE PLASTICHE CONTEMPORANEE

 

BIENNIO

 

Corso impartito dal prof. Antonio Cicchelli e dal prof. Carlo Simone

 



 

OBIETTIVI GENERALI

 

Il corso intende sviluppare la ricerca e sperimentazione al fine di acquisire conoscenze delle tensioni plastico spaziali e della sua espansione. Lo studio della forma plastica deve avvenire principalmente dallo studio della qualità del materiale e della sua modificabilità, attraverso taglie e pieghe, in avanti o indietro, senza asportazioni di parti. L'esperienza deve portare a possibilità ottiche imprevedibili, inoltre sperimentando il cambiamento di materiale, si modifica il comportamento della forma stessa nel risultato plastico, così come avveniva con J. Albert nel Bauhaus. La ricerca della forma deve avvenire anche attraverso il coinvolgimento delle sensazioni tattili del materiale e non solo dal punto di vista ottico visivo. Le superfici bidimensionali, devono riportare graficamente tratteggi e linee intere, utili alla rappresentazione tridimensionale. Anche se la scultura opera soprattutto su superfici, masse e volumi, il disegno lineare si può leggere negli andamenti della forma scultorea di cui definisce l'equilibrio, i rapporti proporzionali, le tensioni plastico dinamiche. Le forme plastiche realizzate, devono evidenziano i pieni e i vuoti, per essere indossate (oggetto per il corpo), oppure possono diventare oggetti di design. Le forme realizzate devono evidenziare l'alternanza tra pieni e vuoti. Tale metodo di ricerca è stato sperimentato successivamente da Hiromitsu Kawai, al Politecnico di Milano.

 



 

LA FORMA PLASTICA FUNZIONALE

 



 

1.  L'esperienza di laboratorio consiste nel progettare elementi tridimensionali ottenuti con materiale bidimensionale. Lo studio plastico, prevede, nella massima economia di materiali da sperimentare possibili soluzioni ottico costruttive imprevedibili. Infatti, utilizzando una superficie piana, cartoncino a forma di quadrato, cerchio o triangolo, seguendo regole geometriche ed effettuando tagli e pieghe, si ottengono elementi plastici a tuttotondo.

 

2.  Nella fase esecutiva è richiesta la progettazione grafica di un elemento tridimensionale, tracciando sul foglio di cartoncino linee intere (tagli) e linee tratteggiate (pieghe) senza asportare nessuna parte. Dopo la prima fase di sperimentazione e trasformazione  (modellando la carta) si otterranno elementi tridimensionali.

 

3.  Infine – L'elemento selezionato fra i tanti ottenuti dovrà essere realizzato per le finalità legate alla Moda e/o Design, dopo aver effettuato una ricerca sui materiali da utilizzare.

 

 4.  Realizzazione di power point, relazione personale su tutto il percorso tecnico-grafico e di produzione svolto. Quanto sopra elencato, bisognerà riprodurlo in una tesina formato A/3 o A/4 corredata di foto che documentano le fasi del lavoro svolto, da consegnare e lasciare in  seduta d'esame.

 

 

TESTI CONSIGLIATI

 

 

Gillo Dorfles

Ultime Tendenze nell’Arte D’oggi

 Feltrinelli – Ed.

Attilio Marcolli

Teoria Del Campo

Sansoni – Ed.

Philippe Clerin

Manuale di scultura

SOVERA – Ed.

B. RIEMSCHNEIDER

UTA GROSENICK  B.

 

Arte oggi

 

ICONOS – Ed.

F. POLI

Minimalismo, Arte Povera Arte Concettuale

LATERZA –Ed.

M. De Micheli

La scultura del Novecento

UTET

A. Pansera M. Vitta

Guida all’Arte Contemporanea

Marietti

Paul Virilio

Lo Spazio Critico

Dedalo –  Ed.

 

 

3) CARATTERIZZAZIONE METODOLOGIE DIDATTICHE

 

TECNICHE PLASTICHE CONTEMPORANEE CARATTERIZZAZIONE METODOLOGIE DIDATTICHE

 

2016-2017

 

TECNICHE PLASTICHE CONTEMPORANEE

 

CARATTERIZZAZIONE METODOLOGIE DIDATTICHE

 

Corso impartito dal prof. Antonio Cicchelli e dal prof. Carlo Simone

 



 

PROFILO GENERALE E COMPETENZE

 

Obiettivi da raggiungere a fine curricolo - Il corso è finalizzato ad ampliare i curricula formativi degli studenti fornendo competenze avanzate, attraverso l’orientamento, la sperimentazione, la ricerca e la produzione artistica, approfondendo lo studio sui linguaggi plastici contemporanei in relazione all'oggetto d'interesse artistico/culturale dei processi visivi. Si pone e propone un percorso didattico-formativo utile per la formazione dei futuri esperti che opereranno nel settore delle arti plastiche. Oggi si richiede una specifica capacità professionale, un'approfondita preparazione oltre che sul piano culturale, anche su quello didattico Pertanto, la ricerca, analisi, studio e progettazione dell’opera, dovrà tener conto del rapporto d'interazione con la struttura del campo geometrico, attraverso, l'espressione dei valori plastici bi e tridimensionali delle forme geometriche, dell'andamento delle superfici e della compiutezza formale. Capacità di elaborare un progetto con tecnica esecutiva con materiali diversi per il passaggio dalla visione plastica alla creazione plastica, attraverso la conoscenza e l’applicazione di materiali tradizionali e nuovi materiali. Le ipotesi proposte dovranno privilegiare il superamento del limite fisico dell’oggetto, privilegiando i vuoti ai pieni.

 

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

 

Conoscenza delle potenzialità della superficie bidimensionale tra visione e creazione plastica, analisi di un semplice progetto pratico ottenuto con il passaggio dal bidimensionale al tridimensionalità con elementi gestaltici. L'esperienza di laboratorio consiste nel progettare elementi tridimensionali ottenuti con materiale bidimensionale, creando relazioni e tensioni plastico spaziali. Lo studio plastico, prevede, nella massima economia di materiali di sperimentare possibili soluzioni ottico costruttive imprevedibili. Infatti, utilizzando una superficie piana, cartoncino quadrato delle dimensioni di cm. 15x15 seguendo regole geometriche ed effettuando tagli e pieghe, si possono ottenere elementi plastici a tuttotondo. Tale metodo di ricerca è stato sperimentato nel Bauhaus da Josef Albert 1927 e successivamente da Hiromitsu Kawai, al Politecnico di Milano. Ottenuta la forma si procederà con la copia dal vero. Acquisizione dello spazio bi-tridimensionale con esercizi di progetto, attraverso l'uso di rete metallica, e materiali riempitivi (gesso argilla, silicone, materiali vari, ecc.) da applicare sulla struttura ottenuta e patina finale.

 

Le tecniche plastiche

 

 

 

  • Un'immagine assume valore plastico quando in essa è evidenziata la terza dimensione, ovvero la profondità: in tal senso il valore plastico può essere presente anche in immagini bidimensionali come un dipinto o una fotografia.

  • Possiamo definire creazione plastica qualsiasi oggetto tridimensionale realizzato dall'uomo per fini pratici, rituali o estetici.

  • Col termine Scultura si definisce genericamente un complesso di tecniche volte alla creazione artistica di opere tridimensionali. Dobbiamo in primo luogo distinguere, da un lato lo scolpire vero e proprio, che consiste nel togliere del materiale da un blocco duro (di legno, pietra ecc.) in modo da estrarne una forma e, dall'altro lato, il modellare, che consiste invece nel plasmare una materia morbida, dandole forma.

     

 

I volumi di una scultura possono essere

 

 

 

  • A tutto tondo: quando il volume della scultura può essere osservata da ogni parte.

  • Ad altorilievo: quando le figure scolpite su una superficie se ne staccano uasi completamente, come figure a tutto tondo.

  • A bassorilievo: i volumi scultorei emergono dalla superficie di fondo in un gioco alterno di sporgenze e rientranze di luci e di ombre.

  • A bassorilievo stiacciato: il rilievo ha uno spessore minimo e la superficie presenta effetti più pittorici che plastici.

 

 

 

Modellazione,metodo additivo

 

 

 

  • Modellare significa dare forma ad un materiale duttile e plasmabile, come l'argille, il gesso, la cera, la cartapesta e lo stucco.

  • La ceramica (dal greco Kèramos che significa argilla) si presta bene per essere modellata.

  • La cera, materiale estremamente duttile e plasmabile, può essere utilizzata per opere non molto grandi, è stata utilizzata per la rappresentazione nel XVII e XVIII di particolari anatomici, nei moderni musei delle cere e nella produzione popolare di immagini votive.

  • La cartapesta: si ottiene mescolando carta macerata, colla e gesso, tecnica di origine cinese, si diffonde in occidente verso il XVII secolo, viene impiegata tuttora per realizzare sculture (per esempio, statue devozionali), come quelle dei carri di Carnevale.

  • Lo stucco viene ottenuto dall'impasto di gesso e acqua con l'eentuale aggiunta di altri materiali (polvere di marmo, sabbia, ecc.). Il periodo d'oro della decorazione a stucco è stata l'età Barocca, per l'estrema facilità di lavoro e versatilità, trovò un massiccio impiego nella decorazione architettonica.

  • Il gesso può essere usato per ottenere delle repliche di originali scultorei con la tecnica del calco. Altro metodo è quello diretto applicando il gesso su di un supporto rigido.

  • Lavorazione dei metalli, fin dall'età del Bronzo, l'uomo ha fabbricato armi e oggetti d'uso comune e oggetti ornamentali.

  • La fusione: partendo da un originale modellato in un materiale plasmabile come la creta, mediante la tecnica della fusione si possono realizzare delle sculture in metallo. Nell'antichità è stata realizzata sia per produrre oggeti e statue in bronzo metodo noto fin dal IV secolo a.C.

  • La scultura in bronzo, di cui la civiltà egiziana, greca e romana, hanno lasciato notevolissime testimonianze come i bronzi di Riace.

  • Lo sbalzo: tecnica di lavorazione dei metalli che consiste nell'ottenere un'immagine a rilievo battendo o esercitando una pressione su una lamina sottile.

 

 

 

Metodo sottrattivo

 

 

 

  • Scultura in legno, si definisce in tal modo la scultura realizzata partendo da un blocco di materiale duro che viene via via scavato, fino ad ottenere la forma voluta dall'artista. Impiegata ampiamente dagli Egiziani, trova nel Medio Evo il suo momento di massimo splendore con la realizzazione di innumerevoli statue.

  • Scultura in pietra: gli antichi Egiziani adoperavano rocce dure e variamente colorate (granito, porfido, basalto, diorite). Il marmo viene lavorato con scalpelli di varie dimensioni e sezioni.

 

 

 

Pieni e vuoti

 

 

 

  • Quando vediamo un corpo (un albero, un edificio, una roccia, altro) noi sappiamo che questo corpo, delimitato dalle superfici, occupa una certa porzione di spazio; se consideriamo l'aria come uno spazio vuoto, possiamo distinguere come spazio pieno quello occupato da un volume corporeo, ovvero da un volume racchiuso da superfici. Va ora fatta un'altra considerazione; un volume corporeo può essere costituito da uno spazio pieno ( come quello di un blocco di marmo), ma può anche racchiudere degli spazi vuoti, come lo spazio vuoto all'interno di un cubo costruito con i sei quadrati di cartone o quello all'interno di una bottiglia: in tal caso le superfici delimitano uno spazio vuoto o cavità come quella di una scultura.

 

 

 

 

 

La Texture

 

 

 

  • Con la parola Texture si vuole specificare un particolare trattamento della superficie liscia artificiale o naturale, su cui vengono applicate incisioni particolari o simili allo scopo di renderla ruvida, oppure per specificare la ruvidezza assunta da una superficie che è stata sottoposta a tale trattamento.

  • Texture, significa “struttura, trama di un tessuto”,  si indica l’aspetto visivo di grana o di trama che caratterizza una superficie. 

  • La texture può essere composta da segni (punti, linee, forme, ecc. ) organizzati in diversi modi: intrecciati, accostati, ripetuti casualmente o secondo una regola.

  • La texture può essere :

  • Naturale – organica: prodotte dalla natura (piante, animali, insetti, eventi naturali ed atmosferici escluso l’uomo)

  • Artificiale: prodotte dall’uomo.

  • Casuale-irregolare: composte da segni, linee, forme aggregate in modo casuale, senza una regola evidente.

  • Geometrica-regolare: fatte di segni, linee, forme aggregate in modo ordinato, con una regola evidente.

 

 

 

 

 

TESTI CONSIGLIATI

 

 

 

CERAMICA VIVA

Nino Caruso

Editore: Hoepli

DESIGN E COMUNICAZIONE VISIVA

Bruno Munari

Editore: Laterza

MANUALE DI SCULTURA . TECNICHE , MATERIALI , REALIZZAZIONI

Philippe Clerin

Editore: Sovera

ULTIME TENDENZE DELL'ARTE D'OGGI

Gillo Dorfless

Editore: Feltrinelli

TEORIA DEL CAMPO

Attilio Marcolli

Editore: Sansoni

IL SENSO DELL'ORDINE – STUDIO DELLA PSICOLOGIA DELL'ARTE DECORATIVA

Ernest H. Gombrich

Editore: Leonardo Arte