Il corso di Storia del Costume è strutturato per offrire un panorama dell’evoluzione storica del sistema vestiario e dell’abbigliamento, affrontando le progressive trasformazioni dei costumi dall’antico Egitto, all’antichità greca e latina, fino al Settecento, e all’età moderna con la formalizzazione di un sistema che approda nell’età contemporanea come vero e proprio linguaggio artistico indipendente. Attraverso i secoli e le diverse civiltà, saranno affrontate le progressive evoluzioni stilistiche e i principali riferimenti che hanno condotto alla formazione del concetto di costume, abbracciando non solo la storia dell’abbigliamento, ma lo stile di vita in generale: dal comportamento in società alla creazione di oggetti di uso comune. Lo sviluppo storico dell’abbigliamento è indissolubilmente legato alla moda e viene, per questa ragione, identificato con essa, poiché ogni epoca ricrea il proprio ideale estetico dando vita a modelli propri. Le variazioni della storia del costume si sono comunque principalmente manifestate più palesemente nei mutamenti del concetto di bellezza femminile, dalle forme arcaiche e statuarie dell’antichità fino alle linee allungate e sottili dell’età contemporanea. Attraverso rimandi alle opere d’arte, ai manufatti, ai linguaggi delle varie epoche storiche, il corso presenta un’analisi approfondita dei momenti più significativi del progresso della storia dei costumi in relazione allo sviluppo della società e ai cambiamenti, spesso rivoluzionari, che costituiscono la base dell’identità contemporanea.

Lo studio del corso generale è accompagnato dalla lettura del saggio Il senso della moda, di Roland Barthes, riferimento fondamentale per la comprensione della storia del costume attraverso le osservazioni sui significati sociali dell'abbigliamento e del costume di uno dei maggiori pensatori del Novecento. Barthes afferma infatti che l'indumento veicola un significato fondamentale, ovvero il grado di integrazione dell'individuo nella società in cui vive. Il vestito dunque è una sorta di “modello sociale”, uno specchio dei comportamenti collettivi riconoscibili proprio attraverso la sua funzione di significante. L’universo semantico vestimentario, che si forma e si riforma continuamente nell’incontro tra il corpo e l’abito, costituisce una struttura di senso e, perciò, oggetto del desiderio.

Durante il corso sarà richiesta la partecipazione attiva degli studenti attraverso la preparazione di lezioni frontali e la redazione di tesine di approfondimento tematico su alcuni argomenti concordati con la docente. Saranno inoltre visionati film e documentari su alcuni temi specifici. Il corso include una parte laboratoriale nella quale gli studenti approfondiranno e relazioneranno alcune letture assegnate nel corso delle lezioni. Si svolgeranno inoltre delle visite a mostre, gallerie, musei e spazi culturali in tema con gli argomenti del corso.

MODALITA’ D’ESAME

L’esame si svolgerà in forma orale e verificherà la conoscenza critica dei testi indicati. E’ richiesta la capacità d'analisi e il riconoscimento dei materiali iconografici studiati durante il corso e la presentazione di un elaborato su un argomento concordato con la docente e redatto attenendosi alle norme redazionali fornite durante il corso.

BIBLIOGRAFIA

Mafai G., Storia del Costume dall'età romana al Settecento, Skira editore, Ginevra-Milano 2011.

Ludmila Kybalovà, Olga Herbenovà, Milena Lamarovà, Enciclopedia illustrata della moda, Milano 1966 (dispense)

LETTURA DI APPROFONDIMENTO

Roland Barthes, Il senso della moda. Forme e significati dell'abbigliamento, 1967, Piccola biblioteca Einaudi. Nuova serie, Torino, 2006.

 

Orario delle lezioni:

12 Marzo - 29 Maggio (a settimane alterne) - LUNEDI E MARTEDI 9.00-12.00 - AULA 10 e ricevimento ore 12.00-13.00

Calendario delle lezioni:

12 e 13 marzo, 26 e 27 marzo, 9 e 10 aprile, 23 e 24 aprile, 21 e 22 maggio, 28 e 29 maggio.