Lezioni: primo semestre, martedì, aula 11, dalle 9.30 alle 12.30

Ricevimento studenti: martedì, dalle 12.30 alle 13.30

Conoscenze e abilità da conseguire

Il corso di Storia dello spettacolo si pone come obiettivo fondamentale l'apprendimento delle nozioni di base del concetto di spettacolo e di teatro dall'antichità fino ai giorni nostri, mediante la conoscenza delle diverse dinamiche del testo e della messa in scena nei secoli e l'analisi di spazi, strutture, autori, opere e interpreti che hanno segnata la storia del teatro occidentale. Centrale è lo studio generale dell'evoluzione e diffusione delle forme drammaturgiche, dell'organizzazione dello spazio scenico e della comunicazione teatrale mediante codici, sistemi e testi.

 

a. Corso istituzionale

Percorsi teatrali storici e geografici dall'antica Grecia ai giorni nostri, con approfondimenti mirati sui principali momenti evolutivi della storia dello spettacolo.

Bibliografia

Roberto ALONGE - Franco PERRELLI, Storia del teatro e dello spettacolo, Torino, UTET Università, 2016.

 

b. Corso monografico

Trasformazioni teatrali: dal Faust di Goethe al Mefistofele di Arrigo Boito (nel centenario della morte di Boito 1918-2018 e nel centocinquantesimo anniversario della prima del Mefistofele 1868-2018).

 

Bibliografia

Arrigo BOITO, Il primo Mefistofele, a cura di Emanuele d’Angelo, Venezia, Marsilio, 2013.

Emanuele D’ANGELO, Boito riscrive il Faust. Torsioni narrative nel primo Mefistofele, «Studi comparatistici», 11-12, 2013 (ma 2016), pp. 105-122.

Per approfondire (testi consigliati)

Piero NARDI, Vita di Arrigo Boito, Milano, Mondadori, 1942.

Emanuele D’ANGELO, Arrigo Boito drammaturgo per musica. Idee, visioni, forma e battaglie, Venezia, Marsilio, 2010.

Nato a Sansevero nel 1977, Emanuele d’Angelo ha studiato presso l'Università degli studi di Bari laureandosi in lettere classiche e conseguendo il dottorato di ricerca in italianistica. Al centro dei suoi interessi è la librettistica italiana, e ad essa è dedicata la maggior parte delle sue pubblicazioni, tra cui «Leggendo libretti. Da “Lucia di Lammermoor” a “Turandot”» (Aracne, Roma 2013). Studioso della Scapigliatura e specialista del teatro di Arrigo Boito, è autore, tra l’altro, della voce sul letterato scapigliato dell’«Encyclopedia of Italian Literary Studies» (Routledge, New York 2007), della monografia «Arrigo Boito drammaturgo per musica. Idee, visioni, forma e battaglie» (Marsilio, Venezia 2010) e delle edizioni critiche della prima redazione dell’«Ero e Leandro» (Palomar, Bari 2004), del primo «Mefistofele» (Marsilio, Venezia 2013) e del «Pier Luigi Farnese» (Aracne, Roma 2014). Per i suoi studi sui libretti il Teatro La Fenice di Venezia gli ha conferito, nel 2014, il Premio Arthur Rubinstein.
È docente di Storia dello spettacolo nelle Accademie di Belle Arti dall’a.a. 2005-2006.

 

Posta elettronica

 

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Pubblicazioni

 

(a cura di) «Ero e Leandro. Tragedia lirica in due atti di Arrigo Boito», prefazione di Grazia Distaso, Bari, Palomar, 2004.

«Le Memorie della città di Sansevero di Antonio Lucchino», in «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia», Bari, XLVII/2004, pp. 247-262.

«”Siena mi fè, disfecemi Maremma”: ritratti di Pia, da Dante a Cammarano», in «La Fenice prima dell’Opera», 2004-2005, 7, pp. 23-45.

«Aspetti del riuso letterario nel “Trovatore” di Salvadore Cammarano», in «Forme e generi della tradizione letteraria italiana», Bari, Edizioni B.A. Graphis, 2005, pp. 284-302.

«”Luisa Miller” e gli specchiamenti di una drammaturgia pasquale», in «La Fenice prima dell’Opera», 2005-2006, 5, pp. 33-54.

(con Federica Riva) «I quaderni lessicali di Arrigo Boito nel Museo storico del Conservatorio di musica di Parma», in «Studi verdiani», 18, 2004 (ma 2006), pp. 63-147.

«“Quando Azucena non ragiona, ragiona meglio il dramma”. L’amorosa follia della zingara del “Trovatore”», in «Il trovatore. Dramma lirico in quattro parti», Como, Teatro Sociale Como - As.Li.Co., 2006, pp. 7-14.

«“D’ilari lari la lira là”. Sperimentazione e divertimento nelle poesie private di Arrigo Boito», in «Le forme della poesia. VIII Congresso nazionale dell’ADI (Siena, 22-25 settembre 2004)», a cura di R. Castellana e A. Baldini, Siena, Betti editrice, 2006, II, pp. 385-399.

«Un poema sulla storia della Capitanata: il “Teatro topografico” di Matteo Fraccacreta», in «Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia», Bari, XLIX/2006, pp. 373-391.

«Arrigo Boito», voce in «Encyclopedia of Italian Literary Studies», edited by Gaetana Marrone, New York, Routledge, 2007, 1, pp. 271-274.

«La scapigliata bizzarria di Schicchi, folletto dantesco», in «La Voix Humaine di Francis Poulenc - Gianni Schicchi di Giacomo Puccini», Bari, Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, 2007, pp. 53-56.

«Un’eroina alfieriana al San Carlo: la “Merope” di Salvadore Cammarano», in «Partenope in scena. Studi sul teatro meridionale tra Seicento e Ottocento», a cura di G. Distaso, Bari, Cacucci Editore, 2007, pp. 227-270.

«“La storia qualche volta è noiosa”. Qualcosa su Boito e la storia», in «La letteratura e la storia. Atti del IX Congresso Nazionale dell’ADI (Bologna-Rimini, 21-24 settembre 2005)», a cura di E. Menetti e C. Varotti, Bologna, Gedit Edizioni, 2007, pp. 713-723.

«Storia, amore e politica nel “Manfredi di Svevia”, melodramma di Ferdinando del Re, operista sanseverese», in «Atti del 27° Convegno nazionale sulla Preistoria - Protostoria - Storia della Daunia (Sansevero, 25-26 novembre 2006)», Sansevero, Archeoclub d’Italia, 2007, pp. 479-492.

«Il libretto di “Turandot”. La sostanza della forma», in «La Fenice prima dell’Opera», 2007, 8, pp. 29-46.

«Tra timpani e cannoni. Note sulla librettistica italiana nell’età del Risorgimento», in «Indagini e perlustrazioni critiche», Bari, Edizioni B.A. Graphis, 2007, pp. 100-114.

«“Tu vivi nel vero ed io nel falso”. Note sul carteggio Boito-Giacosa», in «La letteratura italiana a Congresso. Bilanci e prospettive del decennale (1996-2006)», a cura di R. Cavalluzzi, W. De Nunzio, G. Distaso e P. Guaragnella, Lecce, Pensa Multimedia, 2008, II, pp. 883-892.

«“Parigi è la città dei desideri”. La capitale francese nei libretti di Puccini», in «Il giornale della musica», 12, 2008, p. 30.

«Dalla Bibbia al libretto. “David”, azione sacra di Apostolo Zeno», in «Sacro e/o profano nel teatro fra Rinascimento ed Età dei Lumi», a cura di S. Castellaneta e F.S. Minervini, Bari, Cacucci Editore, 2009, pp. 453-474.

«“L’amico Fritz”, a delicate idyll» [«“L’amico Fritz”, idillio fragile»], saggio per l’edizione discografica Deutsche Grammophone, 477 835-8, 2009, trad. inglese, pp. 9-15 (trad. tedesca, pp. 18-25; trad. francese, pp. 28-34).

«Il libretto di “Manon Lescaut”. Il senso dell’antico», in «La Fenice prima dell’Opera», 2010, 1, pp. 33-46.

«Arrigo Boito drammaturgo per musica. Idee, visioni, forma e battaglie», prefazione di Michele Girardi, Venezia, Marsilio, 2010.

«“Lucia di Lammermoor”. Il libretto e la memoria letteraria», in «La Fenice prima dell’Opera», 2011, 2, pp. 27-44.

«Da “Charles VII” a “Gemma di Vergy”: il tormento di un’innocenza ambigua», in «Quaderni della Fondazione Donizetti», 26, 2011, pp. 27-39.

«“Così fan tutte” (e tutti)? Percorsi tra Da Ponte e Mozart», in «La Fenice prima dell’Opera», 2012, 1, pp. 31-46.

«I balocchi dei “Masnadieri”. Tra Schiller, Verdi e Maffei», in «La Fenice prima dell’Opera», 2012-2013, 3, pp. 33-54.

(a cura di) Arrigo Boito, «Il primo Mefistofele», Venezia, Marsilio, 2013.

«Leggendo libretti. Da “Lucia di Lammermoor” a “Turandot”», prefazione di Giulio Ferroni, Roma, Aracne, 2013.

«“Mille diversi affetti / in Tito guerra fanno”. Metastasio, Mozart e l’apoteosi del sovrano infelice», in «La Fenice prima dell’Opera», 2013-2014, 2, pp. 29-46.

«Falstaff “dans les jardins du Décaméron”. Boito mediterraneizza Shakespeare», in «La vera storia ci narra. Verdi narrateur», sous la direction de C. Faverzani, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2014, pp. 331-350.

«Il “Pier Luigi Farnese” di Arrigo Boito. Con edizione critica del libretto», Roma, Aracne, 2014.

«“I Capuleti e i Montecchi”, un intreccio di drammi all’ombra di Tasso. Aggiunte alle fonti del libretto», in «La Fenice prima dell’Opera», 2014-2015, 2, pp. 43-57.

«“Ha vinto amore”. Norma: Medea-Didone in Arcadia», in «La Fenice prima dell’Opera», 2014-2015, 4, pp. 47-68.

(a cura di ) Camillo Boito, «Il maestro di setticlavio», postfazione di Anselm Gerhard, Bari, Progedit, 2015.

«Alla scuola di Boito. L’“Asrael” di Ferdinando Fontana», in «Alberto Franchetti. L’uomo, il compositore, l’artista. Atti del convegno internazionale (Reggio Emilia, 18-19 settembre 2010)», a cura di P. Giorgi e R. Erkens, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2015, pp. 55-76.

«Boito e Shakespeare prima di Verdi. Genesi e fonti dell’“Amleto” del 1865», «verdiperspektiven», I, 2016, pp. 43-66.

«Il “Pier Luigi Farnese” di Arrigo Boito, dramma machiavelliano», in «Sì canta l’empia... Renaissance et Opéra / Rinascimento e Opera», sous la direction de / a cura di C. Faverzani, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2016, pp. 327-336.

«“Invita Minerva”. Francesco Maria Piave librettista con Verdi», Foggia, Claudio Grenzi Editore, 2016.

«Boito riscrive il “Faust”. Torsioni narrative nel primo “Mefistofele”», in «Studi comparatistici», 11-12, 2013, pp. 105-122.

 

 

Cultori della materia

a.a. 2015/16

 

Vittorio Emanuel Mitoli, Alessandra Negro, Daniela Scardia